Antropologia

Antropologia come scienza o disciplina necessaria per indagare l’origine e le motivazioni profonde dei fenomeni culturali...


L’antropologia, dal greco ànthropos (uomo) e lògos (parola, discorso), è una scienza umana e disciplina universitaria in origine considerata come una branca della filosofia e significava generalmente studio dell’uomo con un approccio deduttivo. In epoca illuminista, invece, si comincia a distinguere l’antropologia nella sua dimensione fisica e culturale con un approccio spiccatamente induttivo. L’antropologia fisica è lo studio dell’uomo da un punto di vista naturalistico perché parte di un gruppo zoologico, l’antropologia culturale e lo studio dell’uomo come individuo inserito in un contesto socio-culturale specifico.

L’antropologia culturale moderna, che considera la cultura come parte indissolubile della natura umana, si è sviluppata nella seconda metà dell’Ottocento a partire dagli Stati Uniti da studiosi che ri-elaborarono precedenti materiali raccolti da missionari o esploratori per indagare i modelli comuni alle diverse culture. Di seguito l’Antropologia culturale si diffuse rapidamente in Inghilterra e contestualmente in tutta Europa e negli altri continenti.

Nata come scienza dedita allo studio delle culture altre, lontane, l’antropologia ha subito incontrato l’alterità e la grande varietà culturale presso se, sviluppando nuove sensibilità, e nuovi campi d’indagine come il folklore (scienza che si occupa dello studio delle tradizioni popolari). L’antropologia culturale, quindi, vede l’uomo nel suo contesto culturale per coglierne le relazioni quindi l’alterità, la diversità, e nel contempo i parallelismi, gli elementi culturali comuni. Il processo fondante dell’analisi antropologica è la ricerca sul campo, assieme sospensione del giudizio e al metodo comparativo.

In definitiva l’antropologia culturale, o meglio etno-antropologia (l’etnografia si occupa dello studio di singole popolazioni) è quella scienza che indaga l’origine e le motivazioni profonde dei fenomeni culturali delle diverse culture, disciplina che rientra nell’ambito delle discipline demo-etno-antropologiche per lo studio delle manifestazioni materiali e immateriali dell’uomo.

In Italia il primo ad accorgersi e teorizzare le stratificazioni etnico-culturali fu probabilmente Carlo Cattaneo (1801 – 1869) già allievo di Gian Domenico Romagnosi (1761 – 1835) e di seguito si sviluppò l’interesse verso gli studi folklorici ispirati prima soprattutto dall’imponente opera di Giuseppe Pitrè e poi grazie all’indispensabile contributo di Antonio Gramsci con la scoperta dei rapporti tra cultura egemone e culture subalterne, di Ernesto de Martino e di Alberto Mario Cirese.

Attualmente, in Italia sono presenti numerosi e nuovi insegnamenti di antropologia culturale come l’antropologia storica, urbana, medica, visuale, politica, economica, folklore o tradizioni popolari, etnografia, etno-linguistica, etno-musicologia ecc. Inoltre, l’approccio etno-antropologico con le sue peculiarità metodologiche ha oggi diverse applicazioni, detta anche antropologia applicata, come nel Marketingweb (netnografia), cultura d’impresa, relazioni internazionali, museologia, ecc.


Ciao, sono Sergio Straface e sono un Antropologo. Mi occupo di ricerca etnografica e lavoro nel Marketing e nel Management dei Beni Culturali e del Territorio. Qui scrivo di tradizioni popolari e folklore – ricette e food – religiosità popolare – reportage – comunità storico-linguistiche calabresi – abbazie, chiese, conventi e santuari… insomma tutto quello che ha a che fare con l’universo etno-antropologico soprattutto in Calabria. Vai al Blog

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