Bova
Bova, la capitale culturale dell’area grecanica (patria dei greci di Calabria) una delle tre minoranze storico-linguistiche calabresi…
Bova (Chòra tu Vùa nella sua denominazione in lingua grecanica) è la capitale culturale della Bovesìa. L’area grecanica in provincia di Reggio Calabria, nel Parco nazionale dell’Aspromonte.
Qui la cultura grecofona è ancora viva, nonostante la definitiva imposizione del rito latino nel 1572, quando l’Arcivescovo Cipriota Stauriano impose il rito latino con la conseguente caduta dell’ultima diocesi orientale. Bova appunto, antica sede vescovile con rito Greco Bizantino.
Tra i borghi più belli d’Italia
Il borgo di Bova è inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia, una delle città più a sud della penisola italiana, gli anziani parlano ancora il greco di Calabria. Qui le tracce Bizantine sono ancora presenti sia negli usi che nelle tradizioni popolari e di fatto Bova conserva le tradizioni proprie di tutta l’area grecanica calabrese.
Tra le principali occasioni tradizionali e festive si ricorda le celebrazioni di San Leo (patrono della città) e il rito della processione delle Persefoni o Pupazze la domenica delle Palme. Tra i piatti tipici emergono la Lestopitta, le ricotte, la Musulupa, la Pitta ‘rrustuta, i maccarruni alla boviciana, i Ricchi’e previti, le Cordelle e i Tagghiulini.
Alcuni beni culturali
Bova conserva numerosi beni culturali di assoluto interesse storico-artistico e antropologico come i ruderi del Castello Normanno (X-XI sec.). La Chiesa di San Leo (XVII sec.); la Cattedrale di Santa Maria Isodia (del XII sec. e sede della diocesi a partire dal V sec.); la Chiesa del Carmine (XVII sec.).
Il Museo del folklore e delle tradizioni popolari; la Chiesa dell’Immacolata (XVIII sec.). Il Museo Civico di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte; la Chiesa di Santa Caterina, con statua marmorea della Madonna col Bambino (1590) proveniente dalla chiesa dello Spirito Santo (XVI sec.). Il museo all’aperto “Sentiero della Civiltà Contadina”; la Chiesa dello Spirito Santo (XVII sec.); il centro di documentazione di Cultura Grecanica “Napoleone Vitale”; la Chiesa di San Rocco (XVI sec.).
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