Costa degli Aranci
La Costa degli aranci coincide con il tratto della costa Ionica che si estende lungo il Golfo di Squillace in provincia di Catanzaro…
La Costa degli aranci si estende da nord, Botricello, a sud, Guardavalle, e comprende i comuni di Sellia Marina, Catanzaro, Borgia, Squillace, San Floro, Stalettì. Montepaone. Montauro, Soverato, Davoli, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Isca, Badolato e Santa Caterina dello Ionio.
Il territorio della Costa degli aranci si caratterizza per la presenza di bellezze naturalistiche e paesaggistiche che fanno da cornice a un incredibile patrimonio Archeologico, storico-artistico ed etno-antropologico. Con località balneari tra le più suggestive e rinomate della Calabria come Caminia, Pietragrande e Copanello.
I luoghi
La Costa, dominata da borghi medioevali in zona collinare che affacciano maestosi sul mare. Include località marine caratterizzate dalla presenza di un mare cristallino con lunghe spiagge di sabbia finissima. Spiagge che si alternano a quelle di ciottolato soprattutto in prossimità delle foci delle fiumare.
Il cuore della Costa degli aranci, presso il comune di Stalettì, è invece caratterizzato dalla presenza di promontori rocciosi che custodiscono ancora un tratto di natura incontaminata con meravigliose calette. Alcune raggiungibili solo via mare, spiagge bianche, scogliere e grotte.
Siti archeologici
Tra i siti archeologici si ricorda il Parco Archeologico di Scolacium presso Roccelletta di Borgia che conserva il foro e la necropoli romana, il teatro greco, l’anfiteatro Romano. Il museo archeologico, un vecchio frantoio e i ruderi della Basilica Normanna di Santa Maria della Roccella.
E ancora, le Vasche di Cassiodoro utilizzate dagli antichi per l’allevamento dei pesci tra Caminia e Copanello dove sorgeva il Vivarium di Cassiodoro, considerato la prima Università in Occidente. Un monastero luogo di cultura con l’obiettivo della copiatura, la conservazione, la scrittura e lo studio di testi classici.
I borghi
I borghi medioevali della Costa degli aranci sono tutti particolarmente belli, ricchi di tradizioni e attività artigiane come Squillace, che secondo la leggenda fu fondata da Ulisse e che nel 485 circa. Diede i natali al grande Cassiodoro (politico, letterato e storico romano) e nota, anche, per la presenza di numerose botteghe di ceramisti locali e per il castello normanno costruito nel 1044.
E ancora, il borgo di Badolato, la cui origine si deve a Roberto il Guiscardo, che conserva ancora intatto l’impianto urbanistico medioevale che conferisce le sembianze di un luogo sospeso nel tempo. Con antiche porte di accesso, vicoli stretti e concentrici, case costruite una a ridosso dell’altra con catojo annesso. Cantine oggi recuperate come taverne, e le diverse Chiese, circa 14.
Le tradizioni
Tra le numerose tradizioni etno-antropologiche si ricordano quelle del periodo di Pasqua con la Naca di Catanzaro il venerdì santo, la processione degli abeti infuocati e delle statue raffiguranti la passione a Davoli Superiore il venerdì santo. La processione del Venerdì Santo a Badolato e la Cunfrunta di Davoli, Stalettì, Santa Caterina dello Ionio e Badolato la domenica di Pasqua. E ancora, il rito del voto di penitenza a San Floro, le processioni a mare della Madonna di Porto Salvo a Catanzaro Lido e Soverato Marina.
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