Luigi Maria Lombardi Satriani

La cultura folklorica tradizionale – quale che sia il giudizio che se ne voglia dare nel quadro di una diversa cultura che si arroga potere giudicante e mette a fuoco con una lucidità di tipo perverso meccanismi di storiografia – ha saputo elaborare un discorso e non lascia senza parole.


Luigi Maria Lombardi Satriani è un antropologo italiano nato a San Costantino di Briatico in provincia di Vibo Valentia in Calabria nel 1936. Tra i massimi studiosi di tradizioni popolari calabresi, Luigi Maria Lombardi Satriani ha insegnato prima storia delle tradizioni popolari all’Università di Messina, di seguito antropologia culturale all’Università di Napoli per diventare nel 1978 ordinariato in Etnologia presso l’Università La Sapienza di Roma.

Luigi Maria Lombardi Satriani è stato, inoltre, docente presso università straniere come quella del Texas ad Austin negli Stati Uniti e di San Paolo in Brasile, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria (Cosenza), Senatore della Repubblica, presidente dell’Associazione per le Scienze Etnoantropologiche (AISEA) e direttore di diverse riviste di scienze umane.

I suoi interessi etnografici si sono rivolti da subito allo studio del folklore e della religiosità popolare delle culture subalterne proprie dell’universo agro-pastorale in un’ottica marxista, ripensando criticamente alcune posizioni di Antonio Gramsci e di Ernesto De Martino con particolare attenzione agli itinerari simbolici per indagare aspetti e problemi con la consapevolezza che la coscienza e la conoscenza critica siano un bene non eludibile.

Principali opere di Luigi Maria Lombardi Satriani:

  • Antropologia culturale e analisi della cultura subalterna, 1985;
  • Folklore e profitto, 1973;
  • Il silenzio la memoria e lo sguardo, 1979;
  • Il ponte di San Giacomo, 1982;
  • Un villaggio nella memoria, 1984;
  • Il mito e la storia, 1992;
  • Lo sguardo dell’angelo. Linee di una riflessione antropologica sulla società calabrese, 1992;
  • La stanza degli specchi, 1994;
  • Diritto egemone diritto popolare. La Calabria negli studi di demologia giuridica, 1995;
  • Il volto degli altri. Aids e immaginario, 1995;
  • Nel labirinto. Itinerari metropolitani, 1996;
  • Come una ladra a lampo. Madonna della Milicia, sacro e profano, 1996;
  • L’utopia di Dioniso. Festa tra tradizione e modernità, 1997;
  • La sacra città. Itinerari antropologici-religiosi nella Roma di fine millennio, 1999;
  • Santità e tradizione. Itinerari antropologici-religiosi nella Campania di fine millennio, 2000;
  • Madonne pellegrini e santi. Itinerari antropologici-religiosi nella Calabria di fine millennio, 2000;
  • De sanguine, 2001;
  • Panorami e spedizioni, 2002;
  • Carlo Levi, un dolente amore per la vita, 2003;
  • Il sogno di uno spazio. Itinerari ideali e traiettorie simboliche nella società contemporanea, 2004;
  • Natuzza Evolo. Il dolore e la parola, 2006;
  • Potere, verità, violenza, 2014;
  • Nostalgia di futuro, 2014.


Ciao, sono Sergio Straface e sono un Antropologo. Mi occupo di ricerca etnografica e lavoro nel Marketing e nel Management dei Beni Culturali e del Territorio. Qui scrivo di tradizioni popolari e folklore – ricette e food – religiosità popolare – reportage – comunità storico-linguistiche calabresi – abbazie, chiese, conventi e santuari… insomma tutto quello che ha a che fare con l’universo etno-antropologico soprattutto in Calabria. Vai al Blog

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