Marvin Harris
Marvin Harris (1927–2001) fu un antropologo statunitense e principale esponente del materialismo culturale, corrente di pensiero secondo cui ogni cultura si sviluppa e può essere comparata con altre diverse culture sulla base di tre strutture o principi: tecnologico, sociale e ideologico. Le pratiche socio-culturali, quindi, conseguono da queste tre strutture, strutture determinanti nell’evoluzione della cultura che agiscono come meccanismi regolatori del sistema.
Marvin Harris ha ereditato il concetto di materialismo culturale a partire dai fondamenti teorici economici dettati da Karl Heinrich Marx e Friedrich Engels concentrandosi però su pratiche come la produzione e la riproduzione, le cui strategie determinerebbero la struttura politica di un gruppo e quindi influenzerebbero poi il modo di pensare e concepire idee per soddisfare specifici bisogni.
Marvin Harris, in definitiva, considerava le diverse culture come sistemi che si sono sviluppati, caratterizzati e organizzati in risposta al loro modo di rispondere alle disponibilità delle risorse disponibili, nella perenne ricerca di un possibile equilibrio. A seguito di questo perenne adattamento le diverse culture avrebbero assunto la loro forma peculiare.
Marvin Harris è stato direttore del dipartimento di antropologia della Columbia University di New York, ha insegnato all’Università della Florida e ha svolto ricerche in Brasile, Ecuador, Mozambico e India.
Principali opere di Marvin Harris:
- L’evoluzione del pensiero antropologico, 1971;
- Cannibali e Re, le origini delle culture, 1980;
- Antropologia culturale, 1990;
- Antropologia fisica, 1990;
- La nostra specie, 1991;
- Buono da mangiare, 2006.
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