Palmi
Palmi, città di grande cultura e tradizioni abitata già nell’età del bronzo…
Palmi è una città della provincia di Reggio Calabria di oltre 18.000 abitanti sul versante tirrenico Calabrese, nel territorio conosciuto anche come Costa viola.
Pare che l’origine del nome sia dovuta alla presenza delle molte palme. Palme che sorgevano in questo territorio e ritrovamenti archeologici testimoniano che questo territorio fosse abitato fin dall’età del bronzo. Mentre l’atto di fondazione di Palmi risale al 212 a.C., quando a seguito della Seconda guerra punica con il passaggio nel Bruttium dei Taureani protetti da Roma.
La cultura
Palmi ospita il Museo Calabrese di Etnografia e Folklore Raffaele Corso, fondato nel 1955 e considerato uno dei più rilevanti musei etno-antropologici del Sud Italia. E questo grazie alle sue numerose e dettagliate collezioni, come quella di Conocchie. Il museo è ospitato presso la casa della cultura Leonida Repaci assieme alla Pinacoteca, alla Biblioteca comunale, all’Antiquarium. E ancora, al Museo musicale, alla Gipsoteca, all’Archivio di Stato di Reggio Calabria e all’auditorium comunale.
La principale tradizione di Palmi è la Varia, inserita nell’elenco del patrimonio immateriale dell’umanità dell’UNESCO. Si tratta di un’enorme macchina votiva a spalla altra circa 16 metri che simboleggia l’universo e l’assunzione in cielo della Vergine Maria portata a spalla da 200 mbuttaturi con sopra la Madonna detta Animella, il Padreterno, gli Apostoli e gli angeli.
Alcuni riti
Altro importante rito è la festività di San Rocco, conosciuta anche come il corteo degli spinati. Durante la processione i fedeli seguono la statua del santo indossando una corona o una coppa di spine e a dorso nudo per oltre 4 ore. Altri depongono ex-voto anatomici in cera ai piedi del santo come gratitudine per la grazia ricevuta.
Caratteristica costante delle feste religiose di Palmi è la presenza dei giganti (Mata e Grifone) che sfilano per le vie della città al ritmo dei tamburi. Si tratta di enormi figure in cartapesta che rappresentano un guerriero saraceno dalla pelle scura e una donna dalla pelle bianca.
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