Parco Nazionale dell'Aspromonte_Calabria

Parco nazionale dell’Aspromonte

Il Parco nazionale dell’Aspromonte è un’area naturale protetta nella provincia di Reggio Calabria che prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte…

Il Parco nazionale dell’Aspromonte si estende su un territorio di 65.647,46 ettari e comprende i comuni di Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffirio, Canolo. Cardeto, Careri, Ciminà, Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palizzi, Platì. Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto. Sant’Agata del Bianco, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Santa Cristina d’Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sinopoli, Staiti, Varapodio.

Il Parco nazionale dell’Aspromonte si caratterizza per le sue peculiari condizioni climatiche che favoriscono un ambiente ricco di biodiversità. Con la presenza di una notevole varietà di specie animali e vegetali.

Il territorio e l’ecosistema

Il Parco nazionale dell’Aspromonte prende il nome dal Massiccio dell’Aspromonte, denominato anche Alpi Calabresi o Meridionali. Caratterizzato dalla presenza di cime altissime (la più alta è quella del Montalto con i suoi 1955 metri sopra il livello del mare), terrazze, pendenze fino la costa e fiumare. Cioè corsi d’acqua a regime torrentizio (generalmente secche in estate) che scorrono su greti sassosi formando suggestive cascate ad alta quota e che si allargano a valle offrendo scenari unici.

Il paesaggio del Parco nazionale dell’Aspromonte si caratterizza per l’elevata diversità di specie vegetali con Felce, Pioppi, Salici e Ontani questi ultimi in genere lungo le fiumare. A bassa quota domina la macchia mediterranea con Cisto, Corbezzolo, Fillirea, Ginestra, Leccio, Mirto e Quercia. Importanti sono anche le Pinete e i Faggeti. Nelle zone più prossime alla costa si sviluppano agrumeti come il Bergamotto che qui trova le sue condizioni ideali.

Anche l’aspetto faunistico del Parco nazionale dell’Aspromonte è di assoluto interesse con la straordinaria presenza del Lupo. Tra le altre specie animali emergono il Gatto selvatico. Il Ghiro. Lo Scoiattolo. La Volpe. La Faina. La Martora. Ll Tasso. La Lepre e il Capriolo.

L’artigianato e l’enogastronomia

La produzione artigiana è particolarmente fiorente con maestranze che hanno ereditato l’arte della lavorazione del legno con la produzione di strumenti musicali. Come Zampogne e Tamburelli, ma anche utensili di uso agricolo e pastorale. Particolarmente fiorenti sono la lavorazione del vimini, della ceramica, in particolare a Gerace, e l’arte tessile e del ricamo particolarmente fiorenti nell’area grecanica.

I protagonisti del patrimonio enogastronomico del territorio nel Parco nazionale dell’Aspromonte sono i tipici prodotti della cultura agro-pastorale. Con l’uso del grano con la produzione di pane, pitte e pasta, numerosi vini Doc, carni e formaggi caprini, salumi. E ancora selvaggina, pesce azzurro, l’olio extravergine di oliva e il Bergamotto.

Nelle zone costiere sono particolarmente diffusi i piatti a base di pesce azzurro come tonno e pesce spada. Nei paesi dell’area grecanica dell’Aspromonte, invece, è facile trovare la Musulupa, un particolare formaggio dalla forma circolare o con figure antropomorfe femminili realizzato con un particolare stampo chiamato Musulupara.

Il piatto tradizionale di quest’area sono i maccheroni fatti a mano e conditi con il ragù di capra o in alternativa di maiale. Altri piatti interessano l’impiego di funghi che crescono nelle foreste di faggi come i porcini, i pineroli e i rositi.

Di particolare interesse sono anche i dolci prodotti nel territorio nel Parco nazionale dell’Aspromonte come i torroni e altri dolci tradizionali con antiche ricette.

La cultura e le tradizioni

Il Parco nazionale dell’Aspromonte si caratterizza anche per la presenza di borghi abbandonati tra cui Pentedattilo, Roghudi e Africo Vecchio. Incantevoli borghi di notevole interesse storico-artistico, archeologico ed etno-antropologico con testimonianze e reperti di diverse epoche come quella magno-greca, romana, bizantina, medievale e rinascimentale.

Numerose sono le feste religiose, tra cui la processione e la festa della Madonna della Montagna a Polsi tra l’1 e il 2 settembre. La festa delle Pupazze di Bova la domenica delle palme. La processione e festa di San Leo a Bova il 4 e il 5 Maggio. La festa di San Rocco balla a Roccaforte del Greco ad Agosto. La festa con la processione della sacra effige della Madonna della Consolazione a Reggio Calabria a settembre.

Tra i beni d’interesse storico-artistico si ricordano la chiesetta di San Leo ad Africo, Santuario della Madonna della Montagna di Polsi nel comune di San Luca. Il Santuario di San Nicodemo a Mammola, il castello normanno e la Concattedrale di Santa Maria dell’Isodia a Bova, la Cattedrale a Gerace.

Ciao, sono Sergio Straface e sono un Antropologo. Mi occupo di ricerca etnografica e lavoro nel Marketing e nel Management dei Beni Culturali e del Territorio. Qui scrivo di tradizioni popolari e folklore – ricette e  food – religiosità popolare  reportage – comunità storico-linguistiche calabresi – abbazie, chiese, conventi e santuari… insomma tutto quello che ha a che fare con l’universo etno-antropologico soprattutto in Calabria. Vai al Blog
 

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