Roggiano Gravina
Roggiano Gravina è un comune calabrese in provincia di Cosenza di poco più 7.000 abitanti, borgo che fu assoggettato alla dominazione dei Goti, dei Longobardi, dei Saraceni e di seguito da quella dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi. Inoltre fu feudo di Pietro Paolo da Viterbo, di Bernardino da Bisignano, degli Ametrano, dei Cavalcanti e dei Sanseverino Conti della Saponara.
Pare che l’antico nome di Roggiano Gravina fosse Vergae, da Ver e Gens, gente che abita in un borgo fortificato infatti, fino agli inizi del 1600 vi era una cinta muraria costruita dagli Angioini, per poi trasformarsi in Vergianum, Rubiniamin, Terra Rugiani, Rugliano e ancora Rogano da terra dei Rugi. L’attuale denominazione risale al 1864, quando il sindaco Federico Balsano, fratello di Ferdinando Balsano deputato al Parlamento Italiano, volle onorare l’illustre concittadino Giovanni Vincenzo Gravina, giureconsulto e letterato convinto assertore dei principi del cartesianesimo e tra i fondatori dell’Accademia dell’Arcadia.
La devozione popolare di Roggiano Gravina è rivolta al santo protettore della comunità, San Francesco di Paola, con la venerata statua lignea custodita presso la Chiesa di Sant’Antonio, festa celebrata in contemporanea anche dagli emigrati roggianesi in America. Altra festa tradizionale di Roggiano Gravina è quella della Madonna della Strada.
La cucina tradizionale di Roggiano Gravina è molto semplice e genuina, legata ai prodotti stagionali. Tra i piatti tipici si ricordano i pepazzi di Roggiano mentre tra i dolci emergono la Torta dei ziti e i Ginetti, detti anche cuddrhurieddrhi, entrambi dolci rituali legati ai riti nuziali e al periodo di Pasqua.
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