La Musulupa: il formaggio tipico dell’area grecanica in provincia di Reggio Calabria
La Musulupa è un formaggio tipico (fresco e non salato) prodotto nell’area grecanica in provincia di Reggio Calabria. Modellato in tradizionali stampi di legno di gelso intagliato (le Musulupare), dalla forma antropomorfa o a disco e consumato ritualmente specie nel periodo di Pasqua.
Una premessa necessaria
Bova (Chòra tu Vùa nella sua denominazione in lingua grecanica) è la capitale culturale della Bovesìa (l’area grecanica in provincia di Reggio Calabria). Si tratta di una delle città più a sud della penisola italiana nel Parco nazionale dell’Aspromonte e inserita, tra l’altro, nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.
E ancora, la Bovesìa (nota anche come l’area grecofona calabrese) conserva ancora un immenso patrimonio storico-culturale. Qui sono ancora fortissime le tracce ellenofone come presenza linguistica e culturale per esempio, nella toponomastica, nell’onomastica e nel cosmo etno-antropologico.
Di fatto qui la cultura ellenofona da dominante divenne subalterna e ancora oggi gli anziani parlano il greco di Calabria e le tracce bizantine sono ancora presenti sia negli usi che nelle tradizioni popolari.
La Musulupa
La Musulupa è un formaggio tipico in realtà diffuso non solo a Bova ma in tutta l’area Grecanica Calabrese, conosciuto anche come Musulucu o Musulupu.
E’ giusto osservare che la cucina tradizionale dell’area grecanica, benché potrebbe sembrare spartana, di montagna, in realtà è ricca di sapori esclusivi e stravaganze. Stravaganze buone da sapere e buone da mangiare come, per esempio, la Lestopitta o i Maccheroni al sugo di capra.
Si tratta di una cucina di origine povera oggi ancora di grande tendenza nell’universo grecanico praticata nelle case e nei ristoranti tipici della zona, ma ritorniamo alla Musulupa.
La Musulupa è il formaggio tipico (fresco e senza sale) molto simile alla tuma in genere prodotto con latte misto (ovino e caprino) modellato in particolari stampi o forme, le Musulupare.
Le Musulupare, incredibili opere d’arte popolare realizzate a mano dai pastori dell’area grecanica con legno di gelso intagliato che riproducono figure antropomorfe e a disco. E con decorazioni che riferiscono elementi geometrici molto complessi e comunque di evidente cifra stilistica greca.
Alcuni storici ritengono che la Musulupa antropomorfa riferisca l’immagine della Madonna. Altri, invece, considerate le forme particolarmente accentuate sostengono che si tratta di figure femminili, la Dea madre. Sono in effetti evidenti temi ed elementi molto antichi ai quali, solo dopo tempo, si sono aggiunti quelli propri della religiosità Bizantina, come la croce.
Consumo e uso rituale della Musulupa
Come già sappiamo dalla Musulupara si ricava il formaggio tipico dell’area Grecanica della Calabria, la Musulupa.
Queste forme di formaggio tipico erano e continuano a essere prodotte dai pastori dell’area Grecanica Calabrese per essere consumate durante le prime ore del giorno di Pasqua. In genere cotte in una ricca frittata con uova e salsicce, il tutto fritto nell’olio o nello strutto.
Altri invece ricordano il consumo rituale della Musulupa il giorno del lunedì dell’angelo.
In ogni modo, l’aspetto di certo più curioso e affascinante della Musulupa è la sua forma antropomorfa. Forma che, assieme alla produzione e al consumo rituale durante il periodo di Pasqua, porta ad ipotizzare un collegamento con il rito delle Pupazze o Persefoni. Rito che si celebra ogni anno nel caratteristico borgo di Bova la Domenica delle Palme.
Le Pupazze o Persefoni di Bova sono figure antropomorfe femminili realizzate con foglie di ulivo intrecciate (gli stecchi in dialetto) applicate sulle stiddhe, cioè supporti di canne selvatiche infine decorate con nastri colorati, merletti, rami di mimosa, fiori, frutta e primizie di stagione come olive, fave, bergamotto, mandarini e le Musulupe.
Come sostiene l’antropologa Alfonsina Bellio nel suo All’ombra delle pupazze in fiore. Antropologia di un rito nella Calabria grecanica, queste figure antropomorfe femminili (quindi le Musulupe e le Pupazze o Persefoni) che ricordano il mito greco di Persephone e Demetra sono probabilmente legate ad antichi riti e miti precristiani di stampo magno-greco collegati al ciclo delle stagioni.
Non sono comunque da escludere legami con la venerazione preistorica della Dea Madre così come testimoniano ritrovamenti archeologici nel territorio di Bova Marina anche del neolitico.
Leggi anche: La domenica delle Palme e il rito delle Pupazze di Bova
M come Musulupa
Insomma, le principali caratteristiche nella produzione della Musulupa, il formaggio tipico dell’area Grecanica in provincia di Reggio Calabria, sono le Musulupare (stampi tradizionali di legno di gelso intagliato) e la ciclicità stagionale con il consumo e l’uso rituale durante il periodo di Pasqua.
Un formaggio tipico Calabrese le cui forme rimandano ad antichi culti il cui consumo e uso è ancora rituale e ritualizzato.
A presto, Sergio.
Assolutamente complimenti per queste chicche di cultura.
Grazie Giovanni, gentilissimo. Mi fa piacere ti sia piaciuto. Assolutamente a presto!
Grazie mille Sergio per tutte le belle cose che ci fai sapere!
Grazie a te Eva, mi fa piacere che i miei articoli siano di tuo gradimento. A presto!
I miei complimenti
Grazie mille!
Sergio